1 / 24
enlarge
slideshow
Giungla (1)
Nel territorio di Milano, a partire dagli anni Settanta, compiacenti politici, uomini d'affari e professionisti hanno permesso alla 'Ndrangheta di conquistare importanti segmenti dell'economia locale, soffocando il cuore della città in una giungla di relazioni. Il processo è stato lineare e silenzioso, dall'hinterland verso il centro, l'infiltrazione è diventata radicamento, e i segni oggi sono visibili alla luce del sole, vicino a noi.
2 / 24
enlarge
slideshow
Via dei Mille, Buccinasco, Milano
Sentenza Nord-Sud, 1981: si svolge in un bar di Buccinasco uno dei più importanti summit di tutta la storia della 'Ndrangheta, tra i referenti delle 'Ndrine lombarde e i capi delle cosche calabresi.
3 / 24
enlarge
slideshow
Via Cesare Lombroso, Milano
Operazione For a King, 2007: nella zona dell'Ortomercato, il nightclub "For a King" è al centro di un traffico internazionale di stupefacenti e viene chiuso. Molte cooperative gravitanti attorno all'Ortomercato, all'apparenza impeccabili, risultano funzionali al riciclaggio di denaro sporco da parte delle cosche.
4 / 24
enlarge
slideshow
Via Andrea Maria Ampère, Milano
Operazione Metallica, 2008: ancora una volta è il tavolo di un bar il luogo scelto dai boss per incontrare i propri collaboratori, impartire ordini e gestire gli affari. Ma in questo caso non è nell'hinterland di Milano bensì in zona Città Studi.
5 / 24
enlarge
slideshow
Via dei Rospigliosi, Milano
Nel 2009 un uomo viene ucciso a colpi di pistola a due passi dallo stadio San Siro. Era marginalmente coinvolto nell'operazione "Metallica" e un mese prima aveva testimoniato al processo.
6 / 24
enlarge
slideshow
Viale Montello, Milano (1)
Una tipica casa milanese di ringhiera, nota come "La Casa dei Calabresi", dalla fine degli anni Ottanta è stata luogo di illegalità. E' qui, nel pieno centro di Milano, che viveva la testimone di giustizia Lea Garofalo, uccisa e sciolta nell'acido dall'ex compagno Carlo Cosco nel 2009. Lo stabile verrà sgomberato tre anni dopo dalle Forze dell'Ordine.
7 / 24
enlarge
slideshow
Via Sebastiano Satta, Milano
Il 2009 è un anno di sangue e di vendette: il "Ringo della Comasina" entra in un bar e apre il fuoco davanti a tutti, uccidendo sul posto il fratello del "Re di Quarto Oggiaro".
9 / 24
enlarge
slideshow
Via Bruno Cassinari, Milano
Operazione Montecity-Rogoredo, 2009: le cosche si infiltrano nella redditizia attività di smaltimento e trasporto di terre inquinate all'interno dei cantieri di una Milano in costante espansione edilizia. La rete di appalti e sub-appalti è talmente difficile da tracciare da garantire loro di operare indisturbati.
10 / 24
enlarge
slideshow
Via Marco Ulpio Traiano, Milano
Operazione Crimine, 2010: infiltrazioni della 'Ndrangheta avvengono anche nei settori della ristorazione e dei locali notturni, tramite società di comodo. L'impresa che gestisce un locale di musica dal vivo in zona Fiera, riconducibile a un presunto boss mafioso, viene sequestrata al 50% e il locale viene chiuso.
11 / 24
enlarge
slideshow
Via Comasina, Milano
Operazione Redux-Caposaldo, 2011: la 'Ndrangheta è riuscita a infiltrarsi anche nella movimentazione della terra di risulta. Anziché estorcere il tradizionale pizzo agli imprenditori, le 'Ndrine impongono i propri camion nei cantieri e si legano ad imprese pulite per partecipare agli appalti pubblici.
12 / 24
enlarge
slideshow
Via Giovanni Celoria, Milano
Nel 2012 va a fuoco il camioncino di un venditore ambulante di panini, che sostava di fronte al Politecnico. Uomini come lui devono pagare il pizzo per poter lavorare, altrimenti arrivano le fiamme.
13 / 24
enlarge
slideshow
Via Iseo, Milano
Altre fiamme, sempre nel 2012: il Centro sportivo che sorge tra i quartieri Affori e Niguarda viene devastato da un incendio doloso. Era stato coinvolto nei mesi precedenti in una maxi-operazione contro la 'Ndrangheta in Lombardia.
15 / 24
enlarge
slideshow
Piazza Eleonora Duse, Milano
Boss e politici locali si incontrano e stringono accordi nel centro di Milano, in lussuosi appartamenti trasformati in uffici.
16 / 24
enlarge
slideshow
Bastioni di Porta Volta, Milano
Ordinanza Processo Zambetti, 2012: l'assessore regionale della Lombardia ed esponente del Pdl Domenico Zambetti viene arrestato con l'accusa di compravendita di voti alle elezioni regionali del 2010. Una delle intercettazioni ambientali avviene durante una cena elettorale in un ristorante di pesce del centro di Milano.
17 / 24
enlarge
slideshow
Viale Romagna, Milano
Un rapporto prolungato quello tra Zambetti e la 'Nrangheta. L'assessore aveva fatto assumere all'ALER la figlia di un presunto boss, in un primo momento assegnata alla sede di Gratosoglio e successivamente trasferita nella sede centrale, a seguito delle lamentele per la distanza da casa.
18 / 24
enlarge
slideshow
Via Vialba, Milano
Nel 2013 due pregiudicati vengono trovati cadaveri nella zona degli Orti di Vialba, a Quarto Oggiaro. Omicidi e intimidazioni sono espedienti tradizionali, punte di un iceberg più profondo e strutturato, ma non per questo del tutto superati anche in un contesto di mafia imprenditoriale.
20 / 24
enlarge
slideshow
Via Valtellina, Milano
Operazione Platino, 2014: i clan controllano un giro di estorsioni e traffico di sostanze stupefacenti nelle discoteche milanesi, con i cui proventi finanziano i vertici delle cosche in carcere.
21 / 24
enlarge
slideshow
Via Pietrasanta, Milano
Operazione Platino, 2014: oltre al tradizionale traffico di stupefacenti, le cosche sono interessate al business delle discoteche anche per offrire il servizio di security ai gestori.
22 / 24
enlarge
slideshow
Via Odessa, Buccinasco, Milano
Nel 1982 viene introdotta nel codice penale la norma relativa alla confisca dei beni in mano ai boss mafiosi e al loro riutilizzo sociale. Grazie a questa legge, il quartier generale dei Sergi a Buccinasco oggi è sede di un asilo nido.
24 / 24
enlarge
slideshow
Viale Montello, Milano (2)
Le confessioni di Lea Garofalo hanno consentito di fare luce sugli omicidi e le attività illecite perpetrate dalla 'Ndrangheta insediata nella città.
A lei è stato dedicato un giardino pubblico di fronte al condominio in cui abitava.